sabato 21 luglio 2012

I sogni son desideri . . .



Ancora un lavoro di qualche tempo fa, ancora una decorazione a punto smocking, questa volta con un cammeo come topper. Anche io come lei, o forse per meglio dire proprio grazie a lei, amo i cammei. Ma siccome è lei la Maestra io mi limito solamente a riempire un mould con della pasta di zucchero anziché riprodurre l'immagine della dama in ghiaccia reale. Per fare quello che faccio io, in fondo, non ci vuole molto, solo un po' di certosina pazienza e vista buona...






Ma se è vero che i sogni son desideri allora non dispero e provo a sognare... prima o poi tenterò anch'io di realizzare piccole figure in pressure piping, sperando di avvicinarmi appena appena alla bellezza di uno dei suoi lavori, magari realizzando proprio un cammeo come questo.
Anzi, visto che ho un weekend intero davanti a me, e che la strada da fare è lunghissima, credo proprio che inizierò subito con gli esercizi... ;)


domenica 15 luglio 2012

I biscotti decorati sono ruffiani . . . :)




Lo dico sempre, a tutti: i biscotti decorati sono ruffiani. Piacciono sempre e fanno fare bella figura. Anche senza troppi sforzi, a dire il vero. Sarà che non siamo molto abituati a riceverne in dono, sarà che si corre troppo al giorno d'oggi per  decidere di dedicare parte del proprio tempo all'abbellimento di un semplice frollino... quello che è certo è che mi piace farli e mi piace ancor di più regalarli, perché lo stupore e la meraviglia di chi li riceve ripaga senz'altro del tempo impiegato.
Ecco, credo che dovrei tornare a farne qualcuno solo per la gioia di vedere quell'espressione lì...

Ho poche foto di biscotti realizzati per essere donati ma di questi qua sotto, oltre ad alcune foto, ho anche ben impressi nella memoria alcuni momenti che rimarranno speciali e indelebili. 




Li portai a mia cognata Alessandra quando era ancora ricoverata in ospedale e mai dimenticherò la sua espressione di orgoglio mentre, dal suo letto, li offriva a chiunque entrasse nella stanza, continuando a parlare del futuro, di tutte le cose che avremmo fatto per la cresima della sua Serena. E così tutti a chiacchierare di biscotti, bomboniere, confetti... la scelta dei colori, dei decori. E lei parlava, parlava... parlava del futuro, un futuro che non ci sarebbe mai stato...
E più lei decantava le mie lodi, più mio fratello, scuotendo la testa e ridendo di me, ripeteva a tutti che non ero troppo normale ad impiegare tanto tempo per fare un semplice biscotto. E mentre mi prendeva in giro anche lui offriva biscotti a tutti ed io sapevo benissimo quanto ci fosse grato in quel momento perchè parlando di futuri progetti regalavamo ad Ale, e forse anche a lui, l'illusione che nulla sarebbe cambiato. 
Sembra quasi impossibile che ci possa essere dolcezza in ricordi tanto tristi. Eppure è proprio così: quello che ho imparato in quest'ultimo anno è proprio che niente è mai solo buio completo. 
Ciao Ale, tesoro mio. Grazie per avermi insegnato il coraggio... 








Questi biscottini semplici semplici, solo con qualche rosellina per decoro, sono stati invece regalati ad una ragazzina proprio per la sua Cresima. 










Un piccolo dono, inaspettatamente fatto trovare al ristorante. Il mio modo per dire auguri a Federica.
Felicissima che la sorpresa sia piaciuta.












domenica 8 luglio 2012

Ode al gatto . . .

  

Oh fiera indipendente della casa,
arrogante vestigio della notte, 
neghittoso, ginnastico 
ed estraneo, 
profondissimo gatto, 
poliziotto segreto 
delle stanze, 
insegna 
di un irreperibile velluto, 
probabilmente non c'è enigma 
nel tuo contegno, 
forse sei mistero, 
tutti sanno di te ed appartieni 
all'abitante meno misterioso, 
forse tutti si credono padroni, 
proprietari, parenti 
di gatti, compagni, colleghi, 
discepoli o amici 
del proprio gatto.

Io no. 
Io non sono d'accordo. 
Io non conosco il gatto. 
So tutto, la vita e il suo arcipelago, 
il mare e la città incalcolabile, 
la botanica, 
il gineceo coi suoi peccati, 
il per e il meno della matematica, 
gl'imbuti vulcanici del mondo, 
il guscio irreale del coccodrillo, 
la bontà ignorata del pompiere, 
l'atavismo azzurro del sacerdote, 
ma non riesco a decifrare il gatto. 
Sul suo distacco la ragione slitta, 
numeri d'oro stanno nei suoi occhi.

(da Ode al gatto di Pablo Neruda)




E nel titolo c'è già tutto l'immenso amore che nutro per questo essere così speciale. 
Al mio nero gattone, compagno di tanti momenti unici e meravigliosi, va il mio pensiero. E' pensando a lui che nasce questo lavoro.
Mi manchi immensamente, Peppino Banderas...


giovedì 5 luglio 2012

Il mio cherubino. . .



Ci sono lavori che più di altri mi piace rivedere: questo è uno di quelli.

Questa torta non voleva saperne di essere finita, ho passato giorni guardandomela da tutte le angolazioni senza trovare la chiave per terminarla. Come spesso mi capita non ne ero soddisfatta. Tante volte mi sono alzata dal tavolo di lavoro con una sorta di insofferenza senza riuscire neanche a tracciare una linea. Nella mia testa non nascevano idee che potessero dar vita ad un progetto.
Tutto ruotava intorno ad un puttino in runout che mi aveva fatto tenerezza riprodurre, un piccolo angelo che aveva tra le mani un uccellino: questo angelo sarebbe stato sul topper della torta, l'unica cosa certa era questa.  Da questo unico punto fermo nasceva il resto cercando ad ogni passaggio terminato, di effettuare quello successivo. Così è stato per il decoro delle pareti... passo dopo passo ho visto nascere un pizzo.









Alla fine del lavoro mi sono presa una pausa. Non riuscivo a capire bene se quello che avevo realizzato mi piacesse... avevo bisogno di tempo per capirlo. Ed anche oggi che son trascorsi mesi da allora  non lo so. Ma è stupefacente quanto questo lavoro sia in grado di rasserenarmi. E' veramente un senso di tenerezza che mi pervade ogni volta che accarezzo con lo sguardo quel cherubino. E allora non è forse questa un'altra magia che la ghiaccia mi regala?

Una cosa è certa: sarà difficile quando arriverà il momento di smontare anche questa dummy...