venerdì 29 giugno 2012

Biscotti da meditazione. Coquicompleanno 2012


Questi biscotti sono stati preparati in occasione del raduno di quella grande famiglia che è Coquinaria. Volevo portare qualcosa che parlasse di me e soprattutto che parlasse, a tutti loro, con amore. Devo moltissimo a Coqui, che mi ha sempre avvolta con affetto nel suo abbraccio e mi ha permesso di conoscere persone meravigliose che sono ormai entrate a far parte della mia vita. 



Ho passato due giorni  a preparare appena 50 biscotti. Ho iniziato senza sapere troppo bene come avrei dovuto decorarli e sono andata avanti, biscotto dopo biscotto, provando anche, con un po' di incertezza, qualcosa di nuovo. Come sempre, anche in questo caso, il lavoro che stavo facendo mi sarebbe servito come esercizio. 
E così, piano piano, lentamente, ogni biscotto diventava unico. E nella mia mente, insieme ai fili di ghiaccia che prendevano forma, il pensiero andava ai volti di coloro che avrei incontrato, che avrei riabbracciato dopo tanto tempo. Quante risate insieme a loro, quante emozioni condivise insieme... 


























Biscotti da meditazione. E' così che chiamo i biscotti decorati perché, spesso, chi ne prende in mano uno si ferma incerto tra l'assaporarli o il rimanere a guardarli. Secondo me la cosa giusta invece è proprio osservare come si possa vestire a festa un semplice biscotto, con un po' di ghiaccia e qualche colore, per poi gustarselo in tutta tranquillità. Però ammetto che è stato commovente vedere che in tanti prendevano il loro biscottino per poi conservarlo con cura, quasi fosse un gioiello prezioso... 
Grazie Coquinaria. Grazie amici cari...

































lunedì 25 giugno 2012

I pensieri nel fare . . .

Tante volte mi sono domandata quanto dei nostri sentimenti infondiamo nei lavori che eseguiamo. Domanda banale, forse, e la risposta quasi scontata... ogni volta che la passione ci coinvolge quello che ne scaturisce è sicuramente un po' della nostra energia che inizia a vivere all'esterno. Si gioca, ci si diverte e nello stesso tempo quello che si crea, seppure imperfetto, rappresenta noi stessi con i sentimenti di quel momento.
Spesso guardando qualche vecchio lavoro cerco nella mia mente i pensieri che mi hanno accompagnata mentre lo realizzavo. Ed è così che ci ritrovo gioie, dolori, ansie, preoccupazioni, leggerezza, allegria. Ed è per questo che ogni volta che decido di "smontare" una dummy per far vivere qualche altro progetto, mi sento come se perdessi un po' di quella che ero allora.
Questa premessa per mostrarvi un lavoro di qualche mese fa che ormai non c'è più, "sacrificato" in nome di qualche altro progetto che avrebbe preso vita da lì a poco. Quasi un anno è passato da allora e da lì a qualche giorno la mia vita non sarebbe mai più stata la stessa, io non sarei più stata la stessa. Chissà, magari se l'avessi saputo non avrei distrutto quello che era nato in un momento in cui, come dico spesso io, ero felice e non sapevo di esserlo. O forse sì, l'avrei fatto comunque. Avrei cercato di non rimanere legata agli attimi già vissuti, quelli che non ritornano...






Per questa decorazione ho usato la tecnica smocking. Mi piaceva l'idea di leggerezza e di spontanea allegria che suscita in noi il ricordo dei vestitini per bimbe che hanno questo ricamo, anche per questo ho scelto il rosa come colore. E la ghiaccia ben si adatta a questo decoro, le regala leggiadria.


Anche le roselline sono in ghiaccia, avevo appena imparato a farle e le mettevo ovunque, dalle torte ai biscotti. Con Dona (la mia Dona) ci siamo divertite un mondo cercando in rete tutte le varie realizzazioni in ghiaccia. Lei, tra l'altro, pubblicò anche un interessantissimo post sul suo blog (la mia bibbia) e naturalmente realizzò anche una versione "dona style".  Ma non per niente lei è una grande...

Queste  in particolare sono le Victorian Roses.



Riguardandola oggi, solo attraverso delle foto, dopo tanto tempo da allora, mi fa tenerezza. Per quello che ero. Per quello che facevo. Ma è una bella sensazione... è comunque vita vissuta.


sabato 23 giugno 2012

La mia Serendipity . . .


Inizierò questo mio viaggio con una delle mie tante passioni, tra le ultime nate in ordine di tempo (poco più di un anno) ma che mi ha già rubato il cuore irrimediabilmente. E che un po' ha cambiato la mia vita: la ghiaccia reale.


Queste foto risalgono all'ultima volta che ho preso in mano conetto e beccucci, circa due settimane fa.  I miei esercizi, pochi a dire il vero e assai discontinui, preferisco eseguirli lavorando su una base in polistirolo ricoperta di pasta di zucchero, a simulare una torta vera. Alla fine ho l'illusione di aver "creato" realmente qualcosa. Naturalmente questo comporta anche tutta una serie di conseguenze: vedere un risultato finito e inevitabilmente accorgersi che non è come volevamo,  constatare che gli errori sono tanti, che la strada da fare è ancora molto lunga per ritenersi soddisfatte, ecco... tutto questo spesso aumenta la mia insicurezza che mi porta a ripetere alla fine di ogni lavoro: "non ci riuscirò mai, non ne sarò mai capace, da domani mai più, mai più..." per poi, appena qualche giorno dopo, sentire forte il desiderio di provarci ancora, ancora una sola volta... ed è proprio in quel preciso istante che la ghiaccia compie il suo incantesimo tenendomi irresistibilmente legata a sè. E' questo il suo fascino ed è questa la sua magia: libera la mia mente, mi permette di immergermi in un mondo in cui, per il tempo in cui sono alle prese con quei fili di zucchero, gli affanni della vita non pesano così tanto sul cuore. Per questo chiamo questi momenti la mia Serendipity...



So bene di avere tantissima strada da fare ma non me ne preoccupo... anche perché in questo viaggio non ho chiara nella mente una meta precisa da raggiungere, se non quella di imparare tutto quello che ancora non so e migliorare la mia incerta conoscenza della materia. Intanto vivo la mia Serendipity per coltivare la parte di me che mi aiuta a star bene. 
Per il resto ho tempo, ho la vita davanti... spero rimanga la passione. E spero che anche la ghiaccia, prima o poi, si innamori di me.

Amo emozionarmi . . .


Ed è forse per questo che, alla fine, ho deciso di cercare di far vivere le mie passioni anche attraverso gli occhi degli altri. E sarà proprio con voi, con quanti leggeranno le mie parole, accoglieranno i miei pensieri e accarezzeranno con lo sguardo le mie immagini, che condividerò il mio mondo fatto di emozioni. 
Grazie a chi vorrà fermarsi qui, insieme a me...